TIM CORPORATE SHARED VALUE MODEL
Le imprese sono sempre più consapevoli dell’importanza della Corporate Social Responsibility come leva strategica per il loro successo di lungo periodo. Negli ultimi anni, l’esigenza che si avverte è quella di avvicinare e di integrare la responsabilità sociale nelle attività di business, in modo da valorizzarla come opportunità di creazione di valore, non solo per la società, ma anche per il business stesso.
Allo stesso tempo, è anche necessario disporre di strumenti che consentano agli stakeholder, compresi gli azionisti, di percepire il contributo che la sostenibilità può dare sia ai risultati economici aziendali sia alla comunità in termini di valore sociale e di tutela delle risorse naturali.
In tale contesto, negli ultimi anni, le best practice hanno evidenziato un processo evolutivo verso il concetto di Corporate Shared Value. Il punto di arrivo di questo processo è l’integrazione dell’approccio di sostenibilità convenzionalmente adottato dalle imprese all’interno dell’intera strategia aziendale, rendendolo veicolo per la creazione di valore economico e sociale.
Da un paio di anni TIM ha intrapreso proprio questo percorso per indirizzare le scelte strategiche aziendali e misurarne le performance finanziarie e non finanziare al fine di rispondere alla richieste legittime degli stakeholder.
Per completare il passaggio al Valore Condiviso intrapreso nel 2014, nel corso di quest’ultimo anno la funzione CSV di TIM ha valuto verificare la maturità del proprio sistema di misurazione, al fine di permettere agli stakeholder di Gruppo di andare oltre i dati numerici e poter valutare l’affidamento delle informazioni fornite.
IL MODELLO DI CORPORATE SHARED VALUE DEL GRUPPO
TIM ha definito un modello di CSV (TIM Corporate Shared Value Model) che, a partire dall’analisi dei principali bisogni del Paese (Social Need) e dagli obiettivi posti dall’Agenda Digitale, ha identificato le aree di intervento in grado di dare una risposta a tali bisogni, attraverso tecnologie, competenze e specifiche progettualità. Le aree individuate sono:
- Digitalizzazione, connettività e innovazione sociale: generato 13,912 milioni di euro di Economic Shared Value nel 2016;
- Tutela dell’ambiente: generato 83 milioni di euro di Economic Shared Value nel 2016;
- Cultura digitale: generato 16 milioni di euro di Economic Shared Value nel 2016;
Oltre alle attività dedicate ai dipendenti (Le persone di TIM) che hanno generato 1 milione di euro di Economic Shared Value nel 2016. L’Economic Shared Value totale generato nel 2016 è stato pari a 14,012 milioni di euro.
Nel corso del 2016, oltre ad aumentare la gamma di indicatori per misurare e rendicontare rischi e prestazioni aziendali per consentire di prendere decisioni più consapevoli, internamente ed esternamente TIM ha deciso di validare il proprio sistema di reporting e di misurazione CSV sottoponendo il TIM Shared Value Model a verifica da parte di PwC, revisore del Gruppo. Per porre PwC nelle condizioni di svolgere le proprie valutazioni con riferimento al modello di misurazione CSV, è stato predisposto un documento che ne descrive il processo, il metodo e le logiche quantitative che sottendono alla misurazione del CSV.
Con tale riferimento, quindi, PwC ha potuto sviluppare la verifica sulle 3 aree che compongono il modello di CSV sopra definite che sono esaminate su sei dimensioni chiave:
- certezza della misurazione, (in che misura il modello di calcolo del CSV include elementi quantitativi che dipendono da stime, benchmark, dati statistici che possono influenzare il risultato della misurazione);
- reporting framework (in che misura gli indicatori utilizzati nel modello di CSV sono riconducibili a reporting framework noti, diversi dalla metodologia specifica sviluppata internamente per la valorizzazione dei risultati);
- integrità dell’informazione (in che misura i dati e le informazioni utilizzati per il calcolo del CSV sono ottenuti da processi e sistemi stabili e dotati di presidi di controllo);
- consistenza (in che misura il modello di calcolo del CSV su progetti pluriennali e su progetti della stessa natura è applicato in modo coerente negli esercizi e in che misura eventuali modifiche sono oggetto di disclosure sull’avvenuto restatement dei risultati);
- coerenza degli indicatori di performance (in che misura il modello di CSV valorizza elementi che sono coerenti con quelli utilizzati dal management per la gestione e l’indirizzo del business);
- validazione esterna (in che misura il modello di CSV attinge a dati e informazioni che sono oggetto di verifica esterna su altri ambiti gestionali).
Tale metodologia, innovativa, consente una gradazione delle valutazioni risultanti dalle attività di verifica condotte sulle diverse dimensioni, i cui risultati sono presentati in modo qualitativo per ciascuna di esse, fornendo ai destinatari informazioni utili a comprendere la maturità del modello di reporting e la sua evoluzione, o miglioramento, nel tempo. Essa, inoltre, fornisce tutti gli elementi utili a far sì che il revisore possa concludere circa il rispetto del modello di misurazione del CSV sviluppato da TIM.
Le conclusioni dell’attività di verifica da parte di PwC sono riportate nella Relazione emessa e allegata al presente rapporto.
Si specifica che, dal calcolo dell’Economic Shared Value, sono stati esclusi i KPI, riportati di seguito nelle schede dei progetti misurati, comuni a più progetti e il social value del progetto Numero Unico Europeo 112.