Digitalizzazione

Collaborazioni con player esterni

Un discorso a parte meritano le collaborazioni con player esterni, che rappresentano una modalità di sviluppo del business basato sulla valorizzazione degli asset propri del Gruppo.

In tale contesto, il Gruppo presidia i differenti filoni dei servizi digitali, tra cui:

  • Cognitive Computing: è stato siglato un importante accordo di collaborazione con IBM, che mette a disposizione del Gruppo la piattaforma di cognitive computing denominata IBM Watson. Il cognitive computing è la branca dell’informatica che si propone di dotare le macchine di capacità di ragionamento e di interazione con gli esseri umani in maniera naturale. Watson è la tecnologia leader in questo settore ed è attualmente impiegata negli USA nell’analisi della diagnostica per immagini, oltre che per la realizzazione di agenti automatici, i cosiddetti chatbot, in grado di dialogare con i clienti in contesti di caring su argomenti che il sistema ha “appreso” in precedenza. I sistemi di cognitive computing imparano dalla lettura di documenti e dall’interazione con gli esseri umani e con l’ambiente. D’intesa con le direzioni Customer Care e Open Access del Gruppo si sta analizzando come mettere il cognitive computing a servizio dei processi di assistenza tecnica e di caring commerciale dei clienti. I progetti operativi hanno l’obiettivo di realizzare due chatbot che guidino i clienti alla risoluzione di problemi tecnici legati alla fibra, in un caso, e alla risposta più adeguata a quesiti sulle offerte mobili, nell’altro.
  • e-Commerce: in partnership con Amazon, è stato sviluppato un modello di business innovativo che valorizza l’asset proximity, inteso come capacità di “raggiungere” il cliente. In questo caso, la collaborazione è basata su una remunerazione condivisa con il partner, motivo per cui si considera questa partnership un esempio importante di ingresso del Gruppo nella value chain di una OTT1.
  • Partecipazione al progetto “The Next Nest”2: il Gruppo ha ideato con gli autori la componente interattiva dell’opera, realizzando un’astrazione digitale della tela di Daniele Galliano, esposta presso la mostra “The Next Nest” aperta da aprile a settembre 2016 nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, che consente ai visitatori di interagire in modo gestuale creando nuove versioni digitali dell’opera, uniche e irripetibili, scaricabili successivamente dal sito dell’installazione. Il modo in cui i visitatori interagiscono con l’opera ha forti profili di affinità con le modalità con cui, tramite i servizi di telecomunicazioni, il Gruppo aiuta le persone a vivere e condividere il sociale, la casa e la città, rendendo l’interazione naturale e facile e contribuendo a migliorare la qualità della vita domestica, sociale e urbana.
  • Big Data: in questo percorso di Open Innovation ed Evoluzione, imparare a raccogliere e analizzare efficacemente le enormi quantità di dati sia strutturati che destrutturati, creati dai propri sistemi aziendali o disponibili da altre fonti esterne, è diventato fondamentale per migliorare costantemente la qualità dei servizi e/o anticipare le esigenze della domanda. Perché la gestione dei dati abbia un’influenza positiva e permetta di estrarne valore, è necessario un percorso di trasformazione radicale non solo tecnologico ma soprattutto organizzativo, di processo e anche culturale e di talenti. In questa logica il Gruppo ha quindi avviato un percorso evolutivo fondato su diversi “cantieri” progettuali. All’interno di questi cantieri sono state avviate diverse iniziative già nel corso del 2015 e completate nel 2016 con lo sviluppo delle prime applicazioni “interne” (volte a migliorare la “customer experience”), il lancio dei primi servizi per il mercato business su dati anonimi, l’avvio del Competence Center TIM che avrà l’obiettivo di formare le competenze interne e fare scouting e la ricerca di nuove applicazioni e tecnologie Big Data lavorando in logica open con i principali player dell’industry. Inoltre, nel 2016, sono state avviate ulteriori iniziative volte in particolare ad aggregare soggetti di industry diverse e gestori di grandi quantità di dati per costruire modelli di data partnership con l’obiettivo di sviluppare applicazioni innovative rivolte sia alle città digitali (progetto Living Lab con il Comune di Torino) sia per creare servizi innovativi a supporto delle imprese private in campi diversi (ad esempio dal mondo assicurativo a quello della Connected Car).

   

1 Acronimo di Over The Top – L’AGCOM le definisce come imprese che forniscono, attraverso la rete Internet, servizi, contenuti (soprattutto video) e applicazioni di tipo “rich media” (per esempio, le pubblicità che appaiono “sopra” la pagina di un sito web mentre lo si visita e che dopo una durata prefissata scompaiono). Le OTT traggono ricavo, in prevalenza, dalla vendita di contenuti e servizi agli utenti finali o di spazi pubblicitari. Essendo prive di una propria infrastruttura, agiscono al di sopra delle reti, da cui il termine over-the-top.

2 www.nest.city