Digitalizzazione

Ricerca e sviluppo e servizi innovativi

Il settore delle telecomunicazioni ha conosciuto negli ultimi anni una veloce e profonda trasformazione, caratterizzata dal declino dei tradizionali servizi vocali e dalla crescita del broadband fisso e mobile e dei nuovi servizi da esso abilitati, contribuendo così alla rapida digitalizzazione della vita dei consumatori e dei processi delle aziende.

L’innovazione, sia tecnologica che di business, si conferma l’elemento centrale per rispondere al cambiamento del contesto tecnologico, di mercato e competitivo. Coerentemente con questo contesto, il Gruppo ha agito su più direzioni:

  • rinforzando le linee di innovazione interna, focalizzando l’attività dei laboratori e dei gruppi di ricerca sui filoni fondamentali dell’evoluzione della rete fissa e mobile verso i futuri standard 5G e la banda ultra larga, sui temi delle piattaforme di servizio e dei nuovi sistemi di operations, anche attraverso accordi mirati di collaborazione con Università di eccellenza sviluppando i Joint Open Lab (JOL) con alcune delle principali università italiane;
  • promuovendo l’innovazione e la creatività dei dipendenti iniziando percorsi di crowdsourcing di idee con l’iniziativa Idea Sharing1 ;
  • confermando l’orientamento ai principi della “Open Innovation” nella relazione con il mondo delle startup, nuova imprenditoria innovativa. L’Open Innovation, infatti, permette di integrare i contributi di innovazione che si generano all’interno con sorgenti esterne di idee innovative. Di conseguenza, ai flussi di idee provenienti dall’ecosistema, sono state affiancate attività di:
    • co-innovazione, co-creation e generazione di idee e valore mediante nuovi modelli di partnership con i più rilevanti player globali;
    • catalizzazione della capacità di innovazione delle startup attraverso il programma di accelerazione di TIM #Wcap e gli investimenti in equity attraverso TIM Venture;
    • semplificazione del processo di attivazione delle forniture erogate da startup innovative, mediante il cosiddetto “Albo Veloce”, che consente la qualificazione all’albo fornitori di una startup con un iter semplificato e più rapido, e il “basket innovazione”, un budget dedicato ad incentivare l’acquisto delle soluzioni delle startup inserite nell’albo veloce con una parziale copertura dei costi.

Diverse soluzioni e prototipi dall’innovazione si sono trasformate in proposizioni di business e opportunità commerciali per TIM, tra cui CitySensing (una piattaforma per la gestione di grandi eventi in aree urbane basata sulla raccolta di Big Data da social media e reti mobili), Cloud Robotics e Virgil (soluzioni di droni e robot di telepresenza connessi attraverso la rete 4G), sistemi Internet of Things tra cui Smart Agricolture (sviluppati con Olivetti).

Oltre che contribuire a sviluppi interni all’Azienda, TIM produce un numero significativo di brevetti: nel periodo 2015-2016, ha depositato oltre 120 brevetti. Per massimizzare la loro valorizzazione è stato anche recentemente sviluppato un modello di “spin up”, e cioè di lancio di startup che hanno ricevuto asset e diritti di sfruttamento di brevetti in cambio di opzioni di equity.

Queste partnership hanno permesso al Gruppo, negli ultimi 3 anni, di ottenere oltre 5 milioni di euro di finanziamenti europei; inoltre, TIM collabora con le più importanti università e centri di eccellenza europei e nordamericani. Sempre nell’ambito del rapporto con le università, negli ultimi quattro anni sono stati finanziati 133 PhD, sponsorizzando master di primo livello presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Management, Innovazione e Ingegneria dei Servizi e Digital Life & Smart Living) e l’Università di Tor Vergata (Big Data in business) e la cattedra TIM Chair in Market Innovation presso l’Università Bocconi di Milano.

Inoltre proseguono le attività di accelerazione ed investimento sulle startup. Dal 2013 le startup TIM #Wcap hanno avviato oltre 50 attività di go-to-market all’interno di TIM, grazie alle quali hanno generato fatturato. TIM #Wcap è infatti l’acceleratore d’impresa del gruppo TIM che ogni anno seleziona, finanzia e accelera startup digital. Dal 2009 ad oggi, sono state ricevute ed esaminate più di 9.000 idee di business e sono stati selezionati e supportati circa 300 progetti a cui sono stati assegnati 6,6 milioni di euro per favorirne lo sviluppo. Il tasso di sopravvivenza delle startup TIM #Wcap è superiore al 90%.

A partire da TIM #Wcap, TIM ha debuttato nel 2014 nel venture capital lanciando TIM Ventures, la società del Gruppo nata con l’obiettivo di investire nel capitale sociale delle startup più innovative in tutti i settori di interesse strategico per l’Azienda. In poco più di due anni di attività, TIM Ventures ha investito in 14 startup (di cui 12 provenienti da TIM #WCap) arrivando ad essere citata tra i più attivi investitori Corporate Venture Capital a livello globale nel 2015 da CB Insights. In seguito alle attività di accelerazione ed investimento condotte in questi anni, nel giugno del 2016, TIM è stata inserita da Fondazione Nesta e Startup Europe Partnership al 7 posto tra le 25 aziende europee, unica italiana, che “dialogano” meglio con le startup.

TIM impiega in Italia circa 1.200 risorse in attività di engineering ed innovazione tecnologica e di servizio. Gli investimenti in innovazione e trasformazione sono pari a 1,9 miliardi di euro che equivalgono a circa il 52% del totale investimenti sul mercato domestico.

Gli stakeholder rilevanti per la ricerca e sviluppo sono:

  • le aree aziendali coinvolte sui temi (per es. marketing e acquisti);
  • i fornitori, per lo sviluppo congiunto di soluzioni in linea con i requisiti tecnici del Gruppo TIM;
  • i partner, sia tradizionali (es. i car makers) che digital (es. e-Commerce players), per il Go2market congiunto dei digital services;
  • i centri di ricerca e le università, per collaborazioni e progetti congiunti. Nel 2016 sono stati attivati e formalizzati 11 contratti di ricerca per un valore complessivo di 388 keuro, esclusivamente con il Politecnico di Torino, su tematiche quali IoT, smart mobility, tutela della privacy, nuovi servizi e paradigmi di comunicazione; le attività si sono svolte all’interno del JOL;
  • gli oltre 30 enti di standardizzazione e gruppi di discussione a livello nazionale e internazionale, e gli organismi internazionali di ricerca e sviluppo (tra cui NGMN, Open Networking Forum, 3GPP, ETSI, IEC, CENELEC, TM Forum, BBF, ITU) a cui TIM continua a partecipare attivamente;
  • i Ministeri (Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), l’Unione Europea e gli Enti Pubblici (per es. CNR e Amministrazioni locali) per la realizzazione di progetti finanziati, tramite la partecipazione ai bandi di gara, e di iniziative in partnership;
  • le organizzazioni non governative, le associazioni, le alleanze e i forum di settore (ad esempio GSMA, m-health) che riuniscono tutti gli attori della catena del valore dello specifico mercato.

Questo modello di gestione dell’innovazione ha permesso a TIM di conseguire nel 2016 il prestigioso Premio Nazionale dell’Innovazione, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed attribuito da Confindustria, che ha voluto premiare: la capacità di innovare con qualità il proprio portafoglio di soluzioni e di servizi, il processo strutturato ed efficace di gestione dell’innovazione, la cultura aziendale orientata all’innovazione e infine la capacità di trasformare efficacemente progetti di innovazione in servizi a supporto dei cittadini, imprese ed enti.

1 Idea Sharing è un concorso di produzione di idee che aveva lo scopo di fare emergere il talento e la creatività dei dipendenti per “migliorare la customer experience dei servizi TIM”. Il concorso si è chiuso a dicembre 2016.