Digitalizzazione

I temi rilevanti

L’identificazione dei temi sui quali sviluppare i progetti avviene sulla base del piano tecnologico triennale, il documento di riferimento per il Gruppo che fornisce le linee guida per l’evoluzione di Rete, piattaforme e servizi. Il piano, che viene pubblicato annualmente a valle di un ampio processo di coinvolgimento delle strutture aziendali interessate, individua i principali fattori esogeni (regolamentazione, standard, fornitori, altri operatori di mercato) che possono influenzare le strategie aziendali ed evidenzia le tecnologie emergenti e trasversali ad altri settori di interesse per il Gruppo.

In queste linee guida si inserisce il progetto brevetti, che rappresenta per TIM un’attività continuativa che si articola in numerosi processi, che coinvolgono diverse funzioni aziendali, volti a promuovere, sostenere e valorizzare l’attività di brevettazione in Azienda e, grazie alla collaborazione con le università, più in generale in Italia.
Grazie alle collaborazioni in essere con le università italiane, l’attività di brevettazione da parte del Gruppo aiuta il tasso di innovazione del Paese, contribuendo a “far brevettare” di più gli atenei stessi e rendere maggiormente tangibile i risultati della ricerca del mondo universitario. In questo contesto si inseriscono i Joint Open Lab (JOL). Con il modello di “company on campus” incoraggiano una naturale osmosi tra mondo accademico ed industriale. TIM ha avviato questo innovativo modello di cooperazione, promuovendo la realizzazione di diversi JOL distribuiti sul territorio nazionale e localizzati all’interno di varie università italiane.
In un mondo in cui la tecnologia agevola i contatti con le persone, TIM, attraverso la diffusione della banda larga e dei servizi da questa abilitati, contribuisce al superamento delle barriere socio-culturali che limitano la possibilità di partecipazione alla società dell’informazione e godimento dei benefici.

Con riferimento all’innovazione tecnologica i progetti più degni di nota sono:

  • Il supporto al lancio di numerosi servizi LTE Advanced a 225 Mbps, 300 Mbps e la prima sperimentazione “in campo” di servizi LTE Advanced a 500 Mbps, prima in Italia.
  • La creazione a Torino del TIM IOT Open Lab, laboratorio distribuito aperto a partner e aziende per lo sviluppo e il testing di soluzioni per il mondo dell’Internet of Things, in particolare con la tecnologia LTE NB IoT che permette, grazie ai bassi costi dei moduli di radio, ai consumi energetici ridotti e all’ottima caratteristica di ricezione del segnale radio, di connettere anche oggetti remoti alimentati a batteria in zone di difficile raggiungibilità, come i contatori del gas o dell’acqua potabile.
  • e2Call: le tecnologie di comunicazione mobile a larga banda costituiscono una piattaforma abilitante per nuove funzionalità e servizi per la sicurezza stradale; in questo contesto sono particolarmente rilevanti la comunicazione di informazioni in tempo reale sulla situazione delle strade e le tecniche di localizzazione che permettono di individuare, con estrema precisione, la posizione dei veicoli. Da queste premesse nasce e2Call, con l’obiettivo di ricercare soluzioni innovative a bordo veicolo ed in rete. La responsabilità scientifica dello studio è stata affidata a un gruppo di lavoro congiunto guidato dal Centro Ricerche Fiat e TIMLab di Trento, con il co-finanziamento della Provincia Autonoma di Trento. Il progetto si è chiuso il 31 maggio 2016 con un workshop di presentazione dei risultati tenutosi al Palazzo della Regione Trentino-Alto Adige a Trento.
  • TIM Personal: il Gruppo vuole avere un ruolo sempre piùimportante nella “trusted digital life” dei clienti, ossia quei servizi sensibili per il cittadino (quali trasporti, ticketing, pagamenti) per i quali è importante avere un robusto meccanismo di identificazione dell’utente. Il servizio TIM Personal unisce la solidità di un meccanismo di autenticazione digitale basato sul terminale mobile e sulla SIM (Digital Identity) alla possibilità di pagamenti sicuri, il tutto tramite un’unica app.
  • TIM Market Place e TIM Open: le cosiddette “Network API”1, che permettono l’interoperabilità tra moduli e piattaforme, consentono di aprire la rete intelligente verso applicazioni di provider esterni. Il TIM Market Place è lo strumento che, attraverso un approccio cooperativo con questi ultimi, combina l’intelligenza e le funzionalità della rete con servizi/contenuti esterni, e fa quindi parte del percorso di trasformazione del Gruppo verso una Platform Company, che si basa su un nuovo modello di “shared business”. TIM Market Place ha permesso lo sviluppo dei servizi commerciali TIM Open.
  • TIM City forecast: i terminali mobili, data la loro pervasività, possono essere equiparati ad una rete capillare di sensori in grado di fornire in tempo reale dati accurati sulla distribuzione della popolazione sul territorio e sui suoi spostamenti (Mobility Pattern). I Mobility Pattern abilitano applicazioni legate al monitoraggio e alla gestione del territorio, dei servizi ad esso correlati e delle infrastrutture di mobilità, il tutto nel rispetto della normativa sulla privacy tramite un’opportuna elaborazione anonima e aggregata dei dati. Ad esempio il servizio City forecast predice in tempo reale la distribuzione delle persone (per unità di area) sul territorio anche in presenza di eventi particolari, permettendo, per esempio, di quantificare la presenza di turisti. Le soluzioni sviluppate nel progetto TIM City forecast sono utilizzate dall’Agenzia Servizi per la Mobilità, società di Roma Capitale, come strumento di analisi per il monitoraggio della presenza e della mobilità della popolazione e dei visitatori, italiani e stranieri, in particolare nelle aree di interesse religioso e turistico, anche in relazione al Giubileo.

1 API è l’acronimo di Application Programming Interface, traducibile in italiano con “interfaccia di programmazione di un’applicazione”.