Gruppo TIM

Servizi agli Operatori Alternativi

Wholesale Market (WM) è la Direzione di TIM che, in ambito Wholesale, opera come punto di riferimento commerciale per gli altri operatori (inclusi gli ISP) per la fornitura di infrastrutture di rete e servizi, finalizzata alla successiva commercializzazione, da parte degli stessi operatori di servizi di comunicazione elettronica, alla propria clientela. WM cura le fasi di progettazione pre e post-vendita, la raccolta delle esigenze e definizione dell’offerta, la contrattualizzazione, la vendita, l’assistenza e fatturazione dei prodotti/servizi forniti.

La separazione organizzativa e amministrativa tra le direzioni Retail di TIM e WM, che annualmente viene certificata da un ente esterno, assicura il rispetto dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione, sanciti dalla vigente normativa regolatoria e in particolare dalla Delibera 152/02/CONS.

WM definisce e propone annualmente le offerte di riferimento per i vari servizi wholesale regolamentati. L’iter di approvazione di ciascuna offerta di riferimento prevede approfondimenti congiunti e revisioni svolte a seguito di chiarimenti richiesti da AGCOM, che ne approva i contenuti e controlla l’operato di WM a garanzia della tutela della concorrenza.

AGCOM è anche il Garante e l’Autorità di riferimento nelle cause promosse dagli Operatori/ ISP e dagli utenti finali in materia regolamentare.

Oltre ai servizi regolamentati, WM dispone di un’offerta di infrastrutture e capacità trasmissiva, accesso e trasporto dati, ospitalità di apparati di TLC, outsourcing e tutti i servizi a valore aggiunto che consentono di “virtualizzare” le reti degli operatori.

Ogni operatore ha un rapporto diretto con il proprio account manager di riferimento nella funzione Salesdi WM cheacquisiscele richieste delclientedipropriacompetenzaepersonalizza i relativi strumenti contrattuali di offerta nel rispetto degli obblighi regolamentari vigenti. In particolare, i contratti relativi ai servizi regolamentati includono clausole che stabiliscono un monitoraggio costante delle diverse fasi di fornitura del servizio, prevedendo che alcuni dei principali indicatori siano oggetto di periodica comunicazione all’AGCOM.

Il presidio del cliente avviene in modo continuativo ed è formalizzato tramite lo svolgimento di conference call, videoconferenze e incontri in cui vengono coinvolte tutte le funzioni aziendali interessate.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative di dialogo e di coinvolgimento, nonché sulle iniziative di caring e rilevazione della soddisfazione degli Operatori Alternativi, si rinvia al sito Wholesale di TIM: wholesale.telecomitalia.com.

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM)

TIM interagisce con AGCOM per contribuire al governo del processo regolamentare sui temi ritenuti materiali per l’accrescimento del valore dell’Azienda. In quest’ottica persegue un dialogo leale e un confronto continuo con le Autorità e le Istituzioni allo scopo di pervenire a una regolamentazione semplice, efficace e simmetrica. Inoltre il Gruppo mette a disposizione le proprie conoscenze partecipando a consultazioni pubbliche, audizioni istituzionali, convegni, incontri pubblici, presentando apposite memorie e istanze. Il confronto costante con AGCOM e le Istituzioni fa sì che TIM ne acquisisca le opinioni, fornendo risposte trasparenti e affidabili e anticipi gli eventi creando e cogliendo le migliori opportunità per l’Azienda. Per ulteriori informazioni sui riferimenti normativi che regolano consultazioni pubbliche, analisi di mercato, indagini conoscitive e risoluzione di controversie tra operatori si rinvia alla sezione di sostenibilità del sito www.telecomitalia.com.

TIM fornisce le risposte dovute (ad esempio, consultazioni pubbliche, memorie difensive, fornitura dati e informazioni di varia natura, ecc.) garantendo sempre la completezza e l’affidabilità del contributo.

In caso di procedure d’infrazione TIM presenta memorie, perizie e altri scritti difensivi, chiedendo di essere sentita dal responsabile del procedimento sui fatti oggetto di contestazione. L’Azienda, inoltre, valuta l’opportunità di presentare una proposta, previa cessazione della condotta contestata, finalizzata a migliorare le condizioni della concorrenza nel settore rimuovendo le conseguenze anti competitive attraverso idonee e stabili misure.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)

Nell’ambito della tutela della concorrenza e del consumatore TIM interagisce con l’Antitrust sia in via preventiva (richieste di informazioni o presentazione di denunce) sia in occasione dei procedimenti da questa avviati.

In caso di apertura di procedimenti di contestazione, il Gruppo fa valere le proprie ragioni nelle sedi opportune, in alcuni casi presentando all’Autorità impegni che fanno venir meno i presunti profili anticoncorrenziali oggetto dell’istruttoria. L’Autorità, valutati tali impegni, può renderli obbligatori e chiudere il procedimento senza irrogare alcuna sanzione pecuniaria.

All’interno dell’Azienda esistono controlli preventivi sui processi con impatti potenzialmente rilevanti ai fini Antitrust come, per esempio, la predisposizione dei piani di marketing, l’evoluzione della contrattualistica, le condizioni di offerta dei servizi di telecomunicazioni, l’evoluzione dei sistemi informativi aziendali. I controlli mirano ad assicurare che la gestione operativa dei processi tenga in considerazione tali impatti potenziali.

Per sensibilizzare e diffondere un corretto approccio al tema, a seguito del programma di formazione online avviato nel 2010, nel 2013 è stato proposto al management uno specifico corso formativo in aula riguardante l’applicazione della normativa sulla concorrenza. Nel 2014 l’attività formativa è proseguita nei confronti del personale appartenente alla funzione National Wholesale Services.

Tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, è stata realizzata una nuova edizione del corso online, erogato e fruito da circa 3.000 dipendenti selezionati tra varie funzioni aziendali (prevalentemente funzioni tecniche e commerciali).

Da aprile a dicembre 2016 i circa 3.000 dipendenti già fruitori del corso online sono stati coinvolti in un percorso formativo Antitrust che si è articolato in un corso in aula della durata di 4 ore seguito da una verifica di apprendimento. Il corso in aula è stato erogato con docenza interna (funzione National Antitrust) ed esterna.

[G4-DMA Anti-competitive Behavior] La Commissione Europea ed alcune autorità di concorrenza nazionali (tra cui AGCM) hanno mostrato di approvare gli sforzi delle società che decidono di dotarsi di un programma di compliance efficace. In Italia, la crescente attenzione ai programmi di compliance è confermata dall’adozione di “Linee guida sulla modalità di applicazione dei criteri di quantificazione delle sanzioni amministrative pecuniarie irrogate dall’Autorità in applicazione dell’articolo 15, comma 1, della legge n. 287/90”, in cui l’AGCM ha inserito tra le circostanze attenuanti da valutare in sede di applicazione di sanzione per illecito antitrust anche “l’adozione e il rispetto di uno specifico programma di compliance, adeguato e in linea con le best practice europee e nazionali”.

Per questo motivo TIM ha deciso di avviare uno specifico programma di compliance antitrust a completamento delle azioni formative già intraprese.

L’attività, iniziata nel marzo 2015 e terminata a ottobre 2016 si è articolata nelle seguenti fasi:

  • interviste a personale apicale previamente individuato;
  • verifica di documenti contenuti nei personal computer di un determinato numero di dipendenti preventivamente selezionati al fine di effettuare una raccolta oggettiva di tali documenti;
  • training di formazione antitrust;
  • redazione di un Codice di Condotta Antitrust;
  • redazione di una procedura interna.

[G4-SO7] I principali contenziosi del Gruppo in materia sono elencati e descritti nella Nota 24 (Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie) del Bilancio Consolidato, in particolare nel paragrafo Principali contenziosi e azioni giudiziarie pendenti.

[G4-SO8] La stessa Nota contiene una descrizione di tutti gli altri contenziosi del Gruppo.

Iniziative regolamentari relative alla rete di accesso

Nel dicembre 2008 l’AGCOM ha approvato con la Delibera 718/08/CONS gli impegni volontari presentati da TIM per rafforzare le garanzie di parità di trattamento interna-esterna tra le Divisioni Retail di TIM e gli altri Operatori. Sempre nel 2008 è stato costituito l’Organo di Vigilanza con il compito di verificare la corretta esecuzione degli impegni, di monitorare gli indicatori di parità di trattamento e il raggiungimento degli obiettivi di qualità del servizio.

Il 5 novembre 2015, il CdA del Gruppo ha approvato un nuovo modello di equivalence (NME), finalizzato a rafforzare ulteriormente l’efficienza e l’efficacia dei processi di attivazione e manutenzione dei servizi di accesso wholesale alla rete fissa di TIM forniti alle proprie direzioni commerciali e agli Operatori, in linea con i più recenti orientamenti regolamentari.

Tale modello di equivalence pone sullo stesso piano le divisioni commerciali di TIM e gli altri Operatori assicurando piena parità di trattamento interna-esterna. Il 22 dicembre 2015 AGCOM ha pubblicato la Delibera 623/15/CONS contenente la richiesta a TIM di formulare una proposta per rafforzare ulteriormente le garanzie di parità di trattamento e due proposte relative alla disaggregazione ed esternalizzazione dei servizi connessi alle attività di provisioning ed assurance.

A fronte di tale delibera, nel febbraio 2016 TIM ha comunicato ad AGCOM le suddette proposte in coerenza con i contenuti del NME approvato dal CdA del 5 novembre 2015.

Successivamente, a maggio 2016, AGCOM ha pubblicato la Delibera 122/16/CONS avviando una consultazione pubblica, conclusasi a metà giugno 2016, sulle proposte di TIM e sulle valutazioni preliminari di AGCOM, risultate in larga parte positive.

Il processo di approvazione da parte di AGCOM delle misure per rafforzare le garanzie di parità di trattamento, connesse sia alla Delibera 623/15/CONS che alla 122/16/CONS si concluderà nei primi mesi del 2017.

In linea col modello di equivalence, da fine 2015 la struttura organizzativa della società ha portato Open Access e National Wholesale Services ad essere gerarchicamente dipendenti dallo stesso responsabile della Direzione Wholesale, come descritto nel paragrafo Servizi agli Operatori Alternativi.

Relazioni con le Autorità per la regolamentazione e la concorrenza in Brasile

TIM Brasil mantiene relazioni partecipative e collaborative con ANATEL (Agência Nacional de Telecomunicações) e CADE (Conselho Administrativo de Defesa Econômica), le autorità che si occupano, rispettivamente, di regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni e diconcorrenza e mercato.

Con ANATEL TIM Brasil coopera per lo sviluppo del dibattito su un quadro regolatorio delle telecomunicazioni che faciliti la crescita del settore e dell’intera economia. Il dialogo è volto principalmente all’identificazione dei temi più rilevanti e alla riduzione delle barriere tipiche del settore, in particolar modo per lo sviluppo di importanti testi regolatori su temi come la gestione dello spettro delle frequenze, la qualità del servizio, l’interconnessione e la condivisione della rete, la copertura delle aree rurali.

TIM Brasil ha una relazione trasparente e collaborativa con CADE, verso il quale ha l’obbligo di notificare fusioni, acquisizioni e accordi e di fornire per tempo l’informativa richiesta. Inoltre, l’Azienda promuove dibattiti e studi e coopera con le Istituzioni accademiche per sostenere la ricerca sulle politiche in merito al mercato e alla competizione.