Digitalizzazione

Infomobilità e smart city

I sistemi di infomobilità, utilizzando informazioni ottenute da terminali mobili, permettono di ottimizzare i flussi di traffico riducendo i tempi di percorrenza e le emissioni di gas serra.

URBeLOG

E’ un progetto finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca scientifica), nell’ambito del tema “Smart Cities”, al quale partecipano Iveco, TIM, TNT e l’Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) composta da FIT, Italdata e TEMA, Politecnico di Torino, Università Commerciale Bocconi e Scuola Superiore Sant’Anna. L’oggetto è la distribuzione delle merci sull’ “ultimo miglio” e ha l’obiettivo di proporre nuove metodologie di processo e un ambiente ICT di riferimento aperto ed integrato che consenta a tutti gli stakeholder di interagire in modo efficiente, minimizzando l’impatto ambientale. TIM sta contribuendo allo sviluppo di una piattaforma multi-sided di tipo aperto e cooperativo e di uno strato innovativo di middleware in grado di gestire tutte le informazioni disponibili provenienti da varie sorgenti (dispositivi in campo, veicoli, sistemi di fleet management, sistemi legacy di gestione del traffico, ecc.). Le soluzioni di URBeLOG saranno testate nell’ambito di due field trial nei comuni di Milano e Torino.

Pilota nazionale eCall - progetto I_HeERO

Il servizio pubblico per la chiamata di emergenza veicolare al numero unico di emergenza E112 (eCall) diventerà operativo in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea per tutti i nuovi modelli delle automobili registrate e prodotte da marzo 2018; in sede di produzione, le automobili dovranno essere dotate di un modem di rete mobile in grado di comporre automaticamente la chiamata di emergenza in caso di incidente. Tutti gli operatori di rete mobile dovranno aggiornare le proprie reti al fine di elaborare correttamente e instradare l’eCall in entrata al primo livello PSAP (Public Safety Answering Point) individuato a livello nazionale. TIM ha già sostenuto la prima fase pilota con i test pre-operativi e il dispiegamento del primo eCall nazionale PSAP, entrambi a Varese. La seconda fase del progetto pilota (2016-2017) coinvolge la zona di Trento e sarà l’ultimo passo prima del pieno dispiegamento. Le fasi pilota sono cofinanziate dal progetto europeo I_HeERO.

Open Air Lab (OAL): lo smart city lab di TIM per una città più sostenibile

L’Open Air Lab è a Torino, in TiLab, e rappresenta gli aspetti di un modello di città intelligente, la Smart City, e le trasformazioni che le aziende del settore ICT e la dimensione always connected definiranno per gli scenari urbani dei prossimi anni. Presso l’OAL sono illustrati i vari modelli, come la smart mobility, la sosta intelligente, la gestione efficiente dei rifiuti e del verde pubblico, la robotica di servizio, la sicurezza urbana, la gestione della rete di illuminazione pubblica, lo smart metering (reti distributive del gas, luce e acqua), i servizi dell’isola digitale (con prestito libri e distribuzione cibi e bevande), il totem per la telefonia pubblica.
Inoltre, in un’area giardino ci sono oggetti dotati di sensori per la rilevazione e la trasmissione dei dati, come:

  • la panchina intelligente per favorire l’aggregazione sociale, la quale fornisce la connettività, riproduce i giochi di luce e la musica on line, rileva i parametri dell’aria (pressione atmosferica, indice inquinamento, temperatura, umidità, luminosità);
  • la control room dove, su una piattaforma IoT-TiLab, si raccolgono e memorizzano i dati rilevati dalla sensoristica diffusa, che fornisce i servizi innovativi; ▪▪ la piccola serra con sensori meteo e ambientali per attivare da remoto, e in funzione anche delle condizioni meteo, le fonti di luce/calore o pompe per innaffiatura;
  • la cupolina, contenitore di rifiuti urbani con sensoristica, per tracciare e migliorare l’efficienza della raccolta differenziata;
  • la pensilina bus con sensori di traffico e ambientali;
  • i lampioni con accensione e luminosità regolabile in remoto;
  • i sensori di rumore e inquinamento ambientale,
  • i contatori gas e acqua per fornire ai clienti un servizio con più informazione ed efficienza.

Nelle visite all’OAL, l’attenzione è sugli scenari tecnologici dell’Internet of Things, che caratterizzeranno l’innovazione dei prossimi decenni; si tratta di un’evoluzione dell’uso della rete, in quanto gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono ‘intelligenza’ comunicando i dati raccolti su se stessi e nell’ambiente. Gli analisti ritengono che nei prossimi anni si vivrà in un mondo dove saranno decine di miliardi gli oggetti connessi tra loro. La società Gartner considera che gli oggetti connessi direttamente tra loro e attraverso le reti mobili (4G, 5G e le future evoluzioni) aumentino con un tasso di crescita di 5,5 milioni giornaliero, per arrivare a oltre 20 miliardi nel 2020.