Appendice

Nota metodologica

PERIMETRO E CRITERI

[G4-17b] Il Bilancio di sostenibilità segue la stessa area di consolidamento del Bilancio Consolidato, ad eccezione di alcune informazioni (in particolare legate alla performance ambientale) evidenzate nel testo1.
Secondo l’approccio triple bottom line2 la rappresentazione dei dati economico-finanziari dell’impresa deve avvenire congiuntamente con quella dei risultati ambientali e sociali. L’analisi complessiva della performance aziendale nelle sue tre dimensioni consente di fornire agli stakeholder un’informazione completa ed esaustiva e facilita il corretto bilanciamento di interessi che contribuisce al successo e alla sopravvivenza dell’impresa nel medio e lungo periodo. Per questo motivo, già a partire dal 2003, il Gruppo ha integrato i dati di sostenibilità nel Bilancio Consolidato, anticipando di fatto l’applicazione della Direttiva europea 51/2003, del D.Lgs. 2 febbraio 2007, n. 32 e le recenti disposizioni del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 di attuazione della Direttiva europea 95/2014 in materia di informazioni non finanziarie.

[G4-28], [G4-30] Il Bilancio di sostenibilità3, redatto annualmente sull’anno solare, rispetta le medesime scadenze della Relazione Finanziaria Annuale di Gruppo e utilizza un approccio multi-stakeholder, attraverso l’analisi congiunta delle azioni realizzate nei confronti dei principali portatori di interesse con i quali l’Azienda interagisce. Si basa sulle Sustainability Reporting Guidelines del GRI, versione G4 (opzione comprehensive) e sui principi (inclusività, materialità, rispondenza) dell’AA1000 AccountAbility Principles Standard (APS 2008), adottato sin dal Bilancio 2009.

Il Bilancio di sostenibilità è elaborato a partire da un sistema di indicatori (KPI - Key Performance Indicators) che misurano la performance aziendale e il grado di raggiungimento degli obiettivi precedentemente stabiliti per le aree su cui l’Azienda produce impatti rilevanti.

I KPI sono stati definiti in base:

  • all’analisi del Global Reporting Initiative (GRI), organismo internazionale che sviluppa delle linee guida universalmente applicabili per la stesura dei report di sostenibilità;
  • alle indicazioni ricevute degli stakeholder;
  • ai questionari inviati dalle principali agenzie di rating ai fini dell’ammissione agli indici azionari di sostenibilità;
  • all’esperienza che l’Azienda ha maturato sul tema della sostenibilità in 20 anni.

I KPI sono gestiti su un sistema applicativo dedicato che utilizza la stessa piattaforma utilizzata per il reporting finanziario e il controllo.
L’aderenza del Bilancio di sostenibilità di TIM allo standard GRI G4, opzione comprehensive, e allo standard AA1000 è verificata dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers (cfr. Relazione della società di revisione).

   

1 Nella performance ambientale sono incluse le informazioni relative alle società che rispettano i seguenti due criteri: più di 300.000 euro di fatturato e più di 40 dipendenti. Inoltre, nei casi in cui il numero dei dipendenti si attesti in un range di + o - 5 unità, rispetto a tale ultimo limite, al fine di mitigare gli effetti di variazioni del numero dei dipendenti da un anno all’altro che, benché lievi, comporterebbero l’inclusione o l’esclusione di talune società dal perimetro di consolidamento, la funzione CSV decide in merito. Su tale ultima base sono state mantenute nel perimetro di consolidamento le società Telecom Italia San Marino, Telsy S.p.A. e Telecom Italia Trust Technologies S.r.l., pur in presenza di un numero di dipendenti lievemente inferiore alle 40 unità.

2 Tale approccio è stato definito per la prima volta da John Elkington nel 1994 nell’articolo “Towards the sustainable corporation: Win-win-win business strategies for sustainable development”. California Management Review 36, no. 2: 90-100.

3 [G4-29] Il Bilancio di sostenibilità del Gruppo relativo all’esercizio 2015 è stato approvato dal CdA del Gruppo nel marzo 2016.