Joint Open Lab (JOL)
Attraverso la Digitalizzazione del Paese, TIM ha generato, nel 2016, circa 4,1 miliardi di euro in Business Value e quasi 2,8 miliardi di euro di valore sociale, con oltre 26.000 posti di lavoro attivabili grazie alla costruzione e al deployment della rete UltraBB. Con i JOL crea una proficuo modello collaborativo di Open Innovation tra università e industria generando quasi 700.000 euro di valore sociale.
Il ruolo dell’innovazione diventa sempre più cruciale nelle dinamiche di crescita, di performance e di rinnovamento sostenibile di una azienda, in termini di trasferimento di tecnologie avanzate verso il mercato, di miglioramento sistematico del prodotto e del servizio, del cambiamento radicale di un business e delle sue regole del gioco.
I fattori distintivi della competitività, soprattutto in periodi di crisi finanziaria e industriale, sono sempre più legati a quanto una azienda sia capace di innovare ed investire in innovazione.
In questo nuovo contesto i Joint Open Lab ricoprono un ruolo chiave. Con il modello di “company on campus” incoraggiano una naturale osmosi tra mondo accademico ed industriale, in cui la co-progettazione ed il co-sviluppo delle soluzioni innovative diventano non il semplice risultato di un processo ma la sua fondamentale ragione di esistere.
Nel 2013, anno di nascita dei JOL, TIM ha lanciato l’innovativo modello di cooperazione, promuovendo la realizzazione di diversi JOL distribuiti sul territorio nazionale e localizzati all’interno delle università italiane.
In questo contesto le università svolgono un ruolo di terza missione, per favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza e per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.
Con i JOL, TIM è stata anticipatrice del paradigma della Open Innovation, in cui le nuove idee possano provenire da molteplici fonti, non sempre interne ai perimetri organizzativi classici. Una contaminazione diretta e continuativa, con un ecosistema allargato di attori, incoraggia una apertura del processo di creazione del valore che diventa veicolo indispensabile per sviluppare una intra-prenditorialità, che genera nuove opportunità per l’Azienda.
L’impronta multidisciplinare nelle partnership ha favorito, inoltre, un travaso di conoscenze e approcci al lavoro capaci di caratterizzare le nuove idee di business.
Grazie ai risultati ottenuti, alla partecipazione e al coinvolgimento dell’ecosistema creato, il progetto JOL è stato rinnovato anche per il 2017.
Ogni JOL svolge attività di ricerca e realizza progetti su temi specifici:
- JOL di Torino: intelligenza distribuita e Internet of Things, ovvero come gli oggetti, le persone, i dati e i luoghi interagiscono fra loro grazie alle nuove tecnologie, Visual Intelligence, come i robot sfruttano le funzionalità di rete per interagire con l’essere umano, Realtà Aumentata e sviluppo di applicazioni per il mobile.
- JOL di Milano: Smart Space, ovvero sul nuovo modo di interagire con gli spazi che ci circondano
- JOL di Trento: Big Data, ovvero come utilizzare in servizi innovativi la gigantesca mole di dati digitali che viene generata ogni giorno.
- JOL di Pisa: Health e Welbeing andando a studiare idee innovative che, attraverso l’utilizzo delle ultime tecnologie, migliorano salute e benessere e innalzando il livello di qualità della vita.
- JOL di Catania: nuovi dispositivi intelligenti, smart devices e la loro interazione con IoT e la loro applicazione diretta sul territorio.
" Il nostro è un compito di Scientific Social Responsibility, per contribuire in maniera rilevante alla competitività economica e allo sviluppo sociale del paese, orientando i propri percorsi formativi verso le esigenze aziendali. - TIM
Nel 2016 Telecom Italia ha ottenuto importanti risultati grazie a ciascuno dei JOL:
JOL CRAB (Connected Robotics Application Lab)
Business Life:
- Soluzioni per la “buona scuola”
Nell’ambito della collaborazione tra TIM e l'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte si è concluso il primo anno di insegnamento della Robotica di Servizio destinata ai piani di studio della scuola secondaria superiore al fine di educarli all’utilizzo del framework Open Source ROS (Robot Operating System - il framework “standard de facto” per la scrittura di applicazioni robotiche “hardware independent”) e alla programmazione di App e intelligenza operativa decentralizzate rispetto al robot scelto. A conclusione del corso, è stato preparato un dimostratore che è stato mostrato presso lo stand del MIUR al Salone del Libro di Torino.
- Turismo digitale 2.0
“Virgil, robot a corte” è un progetto per la valorizzazione del Cultural Heritage realizzato da Telecom Italia, Direzione Regionale Beni Culturali per il Piemonte, Polo Museale e con la collaborazione del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. L’obiettivo del progetto è stato quello di fornire alla guida museale uno strumento digitale che permetta di valorizzare il sito turistico andando a mostrare al visitatore parti del bene che altrimenti sarebbero inaccessibili per svariate problematiche (sicurezza, lavori, disponibilità di mezzi per disabili, ecc) e, soprattutto, ponga tale ambiente al centro di un network di siti turistici connessi fra loro grazie alla rete dati di TIM. Nel 2016 l’attività è continuata con la realizzazione della “Cultural Gaming”, ossia l’aggiunta di un’applicazione che permette di rendere la visita mediante il robot più accattivante e coinvolgente soprattutto per le scolaresche. Il robot diventa lo strumento per andare a “caccia” degli oggetti che via via vengono richiesti ai giocatori e che sono disseminati per le stanze coperte dal robot stesso. La soluzione è stata validata in campo con due classi di medie superiori presso il Castello di Racconigi (TO).
Mobile Open Life
- Cyberphysical social networks
TIM è attivamente coinvolta in progetti Europei che cercano soluzioni per supportare la popolazione dei paesi avanzati che sta invecchiando. Questo fenomeno ha importanti implicazioni per la salute, la società e l'economia. La più evidente è il numero di persone che riferiscono di limitazioni di attività, che cresce in modo significativo con l'età. Limitazioni alle attività hanno un effetto negativo sulla produttività di una persona, sulla qualità delle sue relazioni sociali e, in definitiva , sulla sua qualità di vita. Il progetto ACANTO (A cyberphysical social networks using robots friends) punta proprio a identificare soluzioni a questo disagio e anche nel 2016 TIM ha contribuito a tale progetto.
Digital Entertainment
- Il “phygital” che fonde ambiente reale e digitale
“Il continuo utilizzo di tecnologia e videogiochi ha portato ad un aumento molto forte della sedentarietà, soprattutto nei bambini, che può dare origine a problematiche fisiche come sovrappeso o psicologiche come introversione e difficoltà di relazione tra pari. Una delle possibili soluzioni a questo problema sempre più rilevante nella società moderna è una nuova proposizione del “videogioco” che deve diventare più interattivo e coinvolgere anche il corpo dei giocatori oltre che le sue abilità cognitive. A partire da quest’esigenza nasce il sistema “phygital” di giochi robotici di TIM. Il laboratorio di ricerca TIM che si occupa di robotica infatti ha sviluppando nel 2016 una piattaforma ad alto contenuto innovativo, con finalità ludico/didattiche, abilitante giochi robotici a realtà mista «phygital» (ambiente reale/digitale) dove il giocatore, oltre che immergersi fisicamente con un ambiente digitale proiettato, deve interagire anche con dei robot, anch’essi parte integrante dell’ambiente di gioco. Tale soluzione è stata validata con diverse sperimentazioni che hanno coinvolto bambini delle scuole primarie.
JOL MOBILAB (Mobile Social Applications Lab)
Immersive Reality, Augmented Reality, Virtual Reality e Beacon
Argomento sempre più di rilievo nell’ambito dell’innovazione tecnologica è lo sviluppo di esperienze digitali che “modificano la realtà circostante aggiungendo nuove informazioni” o “ricreando la realtà stessa in virtuale”. Nel 2016 il JOL MobiLab ha lavorato su queste tecnologie sviluppando applicazioni mobili in diversi contesti che vanno dall’entertainment al turismo. Alcuni scenari applicativi hanno permesso di sviluppare applicazioni turistiche che permettessero di vivere l’esperienza di visita di un luogo in maniera nuova riuscendo a vedere informazioni in più rispetto a ciò che l’occhio umano percepisce (attraverso l’Augmented Reality) e in maniera geolocalizzata (attraverso la tecnologia Beacon). Esempio è il prototipo “Gattatico”, app per visitare l’omonimo comune emiliano. La stessa esperienza però è replicabile anche a distanza, riuscendo a visitare e navigare i luoghi anche da remoto sfruttando la tecnologia dell’Immersive Reality e strumenti a basso costo come il cardboard, come ad es. nella JOL app che permette di “passeggiare” nelle diverse sedi dei laboratori stando comodamente seduto. Da queste tecnologie alla Virtual Reality il passo è breve e quindi il 2016 è stato l’anno di scouting sui contesti, sugli scenari e sulle potenzialità di questa nuova tecnologia che, in continuità col 2017, porterà a diversi prototipi soprattutto di entertainment e gaming in fase di realizzazione.
Connected Car
La car nel prossimo futuro, e già ora si vedono i primi esempi reali, non è più solo un mezzo di trasporto, ma al pari di tutti gli altri “oggetti” diventa smart. Avere l’auto connessa vuol dire avere un auto che, al pari di altri strumenti tecnologici come lo smartphone, ci conosce. Da qui alcune attività del MobiLab volte a migliorare l’interazione tra l’uomo e la macchina attraverso alcuni prototipi che semplificano l’utilizzo ottimizzando l’interfaccia, ma anche spingendosi a creare un’auto che riconosce lo stato (anche emotivo) del guidatore e suggerisce contenuti di entertainment (ad es. la musica) che hanno l’obiettivo di mettere il guidatore nella migliore condizione per avere una guida “sicura”.
Formazione - Corso “Mobile Application Development”
Nel 2016 il MobiLab è stato attore importante nella programmazione e nell’esecuzione del corso “Mobile Application Development” del Politecnico di Torino. In un’ottica multidisciplinare ai 150 studenti di ingegneria sono stati affiancati 18 studenti di Psicologia dell’Università di Torino che hanno frequentato il laboratorio “Cognizione Situata e Innovazione tecnologica”. Sono stati creati così tanti gruppi multidisciplinari (1 psicologo – 4/5 ingegneri) che hanno collaborato a creare un’applicazione mobile a partire dalla raccolta dei requisiti utente, alla traduzione in requisiti funzionali, per poi curarne, in fase di sviluppo, sia la parte tecnica che la facilità d’uso (usability). Il MobiLab ha contribuito in tutte le fasi del corso, dalla progettazione, alla formazione in aula, al supporto nei laboratori congiunti agevolando il lavoro in team dei diversi gruppi.
JOL SWARM (Beyond the Internet of Things)
Open Innovation e Living Lab
Living Lab per la mobilita’ sostenibile
Per progettare servizi innovativi che possano essere di interesse e di aiuto per le persone bisogna coinvolgere nella progettazione dei servizi stessi le persone che poi andranno ad utilizzare i servizi finali; a questo scopo nasce il concetto dei living lab dei veri e propri laboratori a cielo aperto dove l’innovazione viene realizzata e vissuta nella vita di tutti i giorni.
A tale proposta TIM ha partecipato, insieme al Politecnico di Torino e a un paio di start-up attive sul territorio, al bando Torino Living Lab con la proposta di progetto Open Agora’. Obiettivo del progetto e’ sviluppare e sperimentare, attraverso la creazione di una community di cittadini che partecipano al Living Lab, alcune soluzioni per aiutare le persone a migliorare i loro comportamenti di mobilità sostenibile, attraverso sistemi di intelligenza artificiale e tecnologie Internet of Things (IoT)
Le attività del progetto partiranno da un confronto con gli abitanti del quartiere per definire insieme (CO-PROGETTARE) le soluzioni tecnologiche da sperimentare all’interno del Living Lab.
Open Innovation universitaria
Secondo il paradigma della open innovation anche il coinvolgemento attivo degli accademici e’ importante: se da un lato l’accademia indica i piu’ promettenti trend teorici dall’altra l’azienda pone casi pratici su cui applicarli.
Il JOL SWARM di TIM ha condotto una settimana di workshop con gli studenti del corso di Design del Politecnico di Torino sulla tematica university community con un duplice obiettivo: capire quali nuovi servizi possono essere interessanti per gli universitari e progettare meccanismi virtuosi di ingaggio degli studenti per essere parte attiva di una community che parta dall’ambiente universitario e si estenda a tutta la città. A valle del workshop alcune metodologie e suggerimenti proposti sono stati attivati in corsi del Politecnico di Torino in collaborazione con i professori.
Smart City
- Smart Energy District
Relativamente alle tematiche energetiche TIM partecipa al progetto europeo Flexmeter nell’ambito del programma su “Low Carbon Emission” con l’obbiettivo di realizzare una piattaforma di aggregazione dell’energia e rispondere al meglio alle richieste dei consumatori e produttori di energia elettrica e creare dei distretti energeticamente “smart”. Su questa tematica e’ stato depositato nel 2106 un brevetto in parte anche derivanti da un progetto europeo su tematica simile (INTrEPID) concluso l’anno precedente.
- Swarm bike
In stretta relazione con le attivita’ del living lab per la mobilita’ sostenibile e’ stata realizzata una soluzione prototipale di un dispostivo che permette di connettere una semplice bicicletta e abilitare servizi in ambito smart city per il cittadino, la municipalita’ e per terze parti. Il sistema dimostra un interessante utilizzo delle emergenti tecnologie IoT per fornire ai cittadini servizi che migliorino ed invoglino la mobilita’ ciclable in citta’.
In ambito cittandino le potenzialita’ della tecnologia IoT sono enormi in quanto permette di connettere dispositivi vari (es. Cassonetti della spazzatura, parchimetri) alla rete e fornire servizi “smart” per il cittadino. In tale ambito il JOL SWARM ha realizzato un concept di sistema per fornire connettivita’ IoT in ambito smart city in modo semplice, veloce ed economico utilizzando al meglio asset gia’ disponibili degli operatori. Tale progetto mira ad abbassare le barriere di ingresso della tecnologia IoT per velocizzarne la sua applicazioni in sistemi reali utili per migliorare i servizi su territorio urbano e non solo. Su tale progetto e’ e’ stato depositato, a fine 2015, un brevetto.
- Easymoove
TIM ha perfezionato con la startup MovePlus, spinoff del Politecnico di Torino che ha ideato il servizio Easymoove, un accordo che avvia un nuovo modello di collaborazione denominato “Spin-Up”. L’accordo prevede la concessione a MovePlus di una licenza d’uso di un brevetto sviluppato dal TIM Joint Open Lab di Torino, per un algoritmo di machine learning applicato a servizi di mobilità cooperativa. L’accordo prevede inoltre una mentorship tecnica e di business per la startup. Il brevetto in oggetto dell’accordo “Method and system for providing a dynamic ride sharing service”, sviluppato dal JOL SWARM di Torino definisce un algoritmo innovativo per fornire in tempo reale un efficiente servizio di ride sharing. Easymoove è un servizio di carpooling in città: un nuovo modo per condividere passaggi in auto e ampliare l’esperienza turistica in città, che sfrutterà l’algoritmo per mettere meglio in relazione richiesta e offerta. Con il servizio Easymoove gli utenti possono trovare facilmente nuovi amici con cui viaggiare e di conseguenza risparmiare e tutelare l'ambiente.
JOL VISIBLE (Video and Image Analysis Lab)
Visual Search
La capacità elaborativa di cellulari e tablet è aumentata sensibilmente negli ultimi anni, con l’adozione di processori multi-core, elevati quantitativi di memoria e con l’ausilio di processori dedicati ad accelerare le operazioni grafiche (GPU). Al pari passo è aumentata anche la qualità delle immagini e dei video che è possiible acquisire con i dispositivi mobili. Grazie a queste evoluzioni tecnologiche è ora possibile usare gli smartphone come “senso” addizionale, in modo che i dispositivi possano raccogliere automaticamente informazioni sul mondo circostante e fornirle alle persone in modo facilmente fruibile. Il JOL VISIBLE ha lavorato sul progetto Visual Search, avente l’obiettivo di dotare i dispositivi mobili della capacità di riconoscere automaticamente gli oggetti inquadrati. Il progetto è basato sul nuovo Standard Internazionale ISO/IEC MPEG Compact Descriptors for Visual Search, standard che ha visto un contributo significativo da parte del JOL e che adotta alcune delle tecnologie sviluppate dal laboratorio. Le applicazioni prototipali sviluppate consentono di avere informazioni che possono essere fruite da persone con difficoltà visive, come guide per musei in cui, inquadrando con il cellulare la stanza o l’opera si può ottenere la relativa descrizione vocale, o come un sistema di riconoscimento di luoghi fisici, che identifica in quale punto del quartiere o dell’edificio si trova la persona.
Deep Vision
Le metropoli hanno l’obiettivo di diventare un ambiente sempre più vivibile e fruibile per il cittadino. Parte di questi cambiamenti passa attraverso l’introduzione di servizi digitali, nei quali spesso occorre introdurre uno strato di intelligenza che sia in grado di abilitare i nuovi servizi. Un campo in cui è prevista un’evoluzione dei servizi metropolitani è quello della videosorveglianza del flusso veicolare. Le telecamere disseminate nelle città sono usate principalmente a scopo sanzionatorio, in modo da elevare delle contravvenzioni nel caso di indebito accesso ad una zona riservata. Sta crescendo sempre di più negli amministratori l’interesse per un uso più articolato delle telecamere, non solo più sanzionatorio ma anche teso all’abilitazione di servizi, come l’accesso ad un’area cittadina mediante il pagamento automatico di un pedaggio o il pagamento di un pargheggio. Per attivare questi servizi è però necessario introdurre nuove tecnologie di visione. Questo per due motivi; il primo è dovuto al fatto che le telecamere usare per monitorare i centri storici sono costituite da apparati costosi, spesso composte da più telecamere, operanti sia nel visibile che negli infrarossi, il secondo motivo è dovuto al tasso di errore ancora elevato che caratterizza il riconoscimento automatico dei veicoli, il quale richiede che un team di persone verifichi manualmente un ingente quantitativo di riconoscimenti eseguiti dai sistemi. Di conseguenza, il numero di telecamere impiegabili nella città è attualmente limitato alle sole usate per il sanzionamento dell’accesso alla ZTL. Nel progetto congiunto TIM/Politecnico di Torino “Deep Vision” si è lavorato per superare questi limiti, adottando la tecnologia Deep Learning, basata su reti neurali profonde, per eseguire il riconoscimento dei veicoli usando telecamere qualsiasi, anche quelle che equipaggiano gli smartphone. Deep Vision consente di eseguire il riconoscimento con un’alta affidabilità ed è possibile operare sia in modalità client-server, sia eseguendo l’elaborazione direttamente a bordo del dispositivo mobile, usando la GPU del cellulare in modo da accelerare le operazioni di analisi delle immagini.
JOL S-CUBE (Smart Social Space Lab)
Il JOL S-Cube di Milano ha contribuito, anche grazie alla collaborazione con il Politenico di Milano, a sviluppare proof of concept innovativi nell’ambito degli Smart Spaces; tali attività sono state svolte in progetti di Open Innovation finanziati in larga parte dalla EU nel programma EIT Digital, di cui il JOL fa parte attraverso il Nodo di Milano.
Nella settimana tra l’8 e il 13 maggio 2016 si è tenuta a Milano Disruptive Week, la settimana dedicata alle tecnologie emergenti, dove il JOL S-CUBE ha partecipato con idee e progetti riguardanti le seguenti aree:
Smart Retail
Sono stati sviluppati concept di servizio in ambito Smart Retail, in collaborazione con Olivetti, per offrire soluzioni pensate per piccole realtà commerciali che desiderano attivare un canale digitale con i clienti che visitano il negozio e si informano sui prodotti tramite smartphone.
Smart Home
In ambito Smart Home sono stati sviluppati servizi di controllo degli oggetti nella casa (luci, riscaldamento, telecamere, ecc.) tramite interfaccia vocale e agenti conversazionali, analizzando e memorizzando in tegole le esigenze degli utenti; questi servizi sono pensati in particolar modo per l’assistenza di anziani che vivono in casa soli o per disabili.
Smart City
In ambito Smart City è stata sviluppata una app, ExplorNice 360 e ExplorMI 360 disponibile sugli app store Android, per la guida turistica nelle città di Nizza (Francia) e Milano, tramite la quale gli utenti possono selezionare percorsi di visita e punti di interesse e condividerli con gli altri utenti (https://www.3cixty.com/). Oltre allo sviluppo di servizi innovativi, sono state anche sperimentate e studiate le tecnologie che abilitano questi servizi, in particolare tecnologie di prossimità wireless, middleware per sistemi multi-device, interfacce per interazione uomo-macchina, realtà aumentata/virtuale e Physical Web. Grazie alla collaborazione con la Scuola di Design e di Architettura del Politecnico sono stati curati infine gli aspetti di design dell’interazione e analisi dei servizi digitali territoriali, in particolare sull’asse Torino-Milano.
JOL WHITE (Wellbeing and Healt Innovative Technologies Lab)
TIM, anche insieme a partner esterni, è attiva nella definizione e nello sviluppo di soluzioni complete per i servizi sanitari a livello nazionale, regionale e locale (Health). I servizi, orientati al miglioramento della sanità italiana e della qualità ed efficacia delle cure sanitarie, offrono la possibilità di svolgere numerose attività da remoto a medici, infermieri e pazienti. A queste soluzioni se ne affiancano altre, rivolte principalmente alla clientela consumer, o alle aziende interessate alla prevenzione, che promuovono uno stile di vita in grado di rischio di contrarre le principali patologie croniche o acute (Wellbeing). Tra le principali applicazioni rivolte alla sanità o alla clientela, disponibili o in fase di sviluppo, si evidenziano:
Health
- PRESTO (Parkinsonian Rehabilitation and Empowerment by Speed Task Optimization)
- Cassiel 2.0
- Fisio@Home
PRESTO è un prototipo per il monitoraggio da remoto dei progressi della malattia di Parkinson, sviluppato con il supporto di neurologi. Un’apposita telecamera stereoscopica (Leap Motion) inquadra la mano ed estrae automaticamente la posizione esatta delle dita nello spazio. In collaborazione con la Onlus Neurocare di Cascina (PI) sono stati acquisiti dati da oltre 15 malati di Parkinson e altrettanti anziani sani (controlli), dati che hanno consentito di validare l'uso del sensore Leap Motion per identificare e misurare il grado di avanzamento della malattia.
ll servizio fornisce assistenza da remoto agli anziani, sia monitorandoli sia ricevendo segnali d’allarme in caso di emergenza. I caregiver formali e informali possono controllare su un apposito sito lo stato di salute dei loro cari. La soluzione completa comprende il servizio di promemoria, chiamato RicordaMI, per monitorare le terapie ed assicurarne il completamento. Attraverso il coinvolgimento di Federfarma Pisa, il sistema è stato sperimentato con successo nella provincia di Pisa, raccogliendo preziosi dati per il miglioramento della soluzione. Con l’adozione di un’applicazione per tablet semplificata, il sistema è usabile anche da persone con lievi deficit cognitivi. Il servizio consente anche il monitoraggio della salute dell'apparato cardiovascolare, meno sano nell'anziano, con metodologie non invasive (pressione, peso e attività fisica), basandosi su modelli statistici accettati dalla comunità scientifica (Framingham risk score).
Si tratta di un servizio di teleriabilitazione motoria, che consente al personale medico di monitorare da remoto le condizioni di pazienti con problemi ortopedici al ginocchio. Il prototipo, sperimentato presso la ASL di Viareggio, consente ai medici di valutare l’aderenza al programma del lavoro definito e la correttezza degli esercizi eseguiti.
I dati del movimento sono raccolti mediante sensori indossati dal paziente che misurano l’accelerazione, la velocità angolare e il campo magnetico lungo gli assi di riferimento. I dati sono inviati a un tablet via bluetooth, dove un’applicazione li elabora in tempo reale per estrarre le informazioni utili alla definizione dei movimenti e li memorizza in cloud. I sensori, realizzati dalla Scuola Superiore Sant'Anna, sono già ingegnerizzati e pronti al deployment.
Wellbeing
- FoodAppy: il nutrizionista portatile
FoodAppy è una applicazione che aiuta chiunque a seguire un corretto e sano regime alimentare, personalizzandolo in base alle caratteristiche fisiche, all’ambiente in cui vive, al livello di attività fisica, ai gusti. Il tutto con un occhio agli aspetti di sostenibilità ambientale.
L’Applicazione suggerisce un modello nutrizionale da seguire, con delle regole che non impongono di mangiare determinati cibi, ma di sceglierli bilanciando correttamente i macro e micro nutrienti in base alla tipologia di alimentazione prescelta (es. dieta mediterranea).
L’algoritmo, che è alla base del modello, è anche oggetto di un brevetto depositato.
- SMOOTI (Sforzo Muscolare Operatori Telecom Italia)
Si tratta di una soluzione del JOL WHITE nell’ambito Industry 4.0.
L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un sistema indossabile basato su sensori inerziali ed elettromiografici con un duplice scopo: educazione alla corretta movimentazione dei carichi e supporto scientifico ai medici competenti per una valutazione del reale sforzo fisico.
Il sistema è stato sperimentato in due pilot con tecnici TIM impegnati nella ordinaria attività di manutenzione della rete di telecomunicazioni.
Il progetto Trans.Safe ha l’obiettivo di sviluppare un sistema per fornire un supporto a lavoratori anziani che possono e vogliono rimanere più a lungo sul posto lavoro. Il progetto si focalizza nell’ambito dei trasporti, un settore caratterizzato da un alto potenziale dal punto di vista dello stress psicofisico (conducenti di camion, treni, bus, auto sociali, operatori di control room ecc), ma i suoi risultati sono applicabili a tutti i settori lavorativi ad elevato stress. L’obiettivo di Trans.Safe è fornire una soluzione finalizzata a stimare in maniera affidabile il carico di lavoro soggettivo del dipendente, informarlo sul proprio status attuale e proporgli delle contromisure per mitigare i casi di stress più elevati.
Nel 2016 sono state effettuate le prime sperimentazioni con VAG in Norimberga con gli operatori di control room, per testare il primo prototipo ed acquisire i dati necessari al perfezionamento degli algoritmi.
JOL SKILL (Semantics and Knowledge Innovation Lab)
il JOL SKILL di Trento ha lavorato a diretto contatto con numerose start-up e PMI locali, con 5 diverse istituzioni accademiche di eccellenza a livello nazionale e con importanti player nazionali e internazionali nell’ambito delle telecomunicazioni, delle tecnologie cloud, della privacy e della sicurezza informatica; realizzando progetti che hanno sempre coinvolto direttamente gli utenti e vari stakeholder pubblici e privati, promuovendo la co-progettazione e co-sperimentazione dei servizi digitali di domani.
Alcuni esempi:
Trusted Personal Data Management
- My Data Store: Preparare i Servizi Digitali di Domani, restituendo Trasparenza e Controllo sulla Privacy dei Dati Personali
Su più fronti si registra la necessità di nuovi modelli e strumenti per la gestione dei dati personali e della privacy. Sul fronte tecnologico si cercano soluzioni per catturare l’impronta digitale dell’utente, garantendone una visione olistica. Su quello economico si mira a nuovi paradigmi “utente centrici” capaci di sbloccare il potenziale dei dati, favorendo controllo/trasparenza a fronte di maggiori possibilità di creare servizi innnovativi. Sul fronte normativo nasce, con il nuovo regolamento europeo (GDPR in vigore dalla seconda metà del 2018), l’esigenza di includere la privacy come parte integrante del concept dei nuovi servizi digitali e di offrire ai cittadini maggiori strumenti per esercitare i propri diritti di privacy. My Data Store, è il personal data store di TIM che fornisce nuovi strumenti per la creazione di app/servizi “Trusted”, basati su uso trasparente dei dati personali sotto il diretto controllo dell’utente, restituendone la sovranità. Le API di My Data Store abilitano siluppatori e aziende alla costruzione di servizi certificati (ovvero allineati alle nuove normative GDPR) con strumenti di collezione, protezione e monitoraggio dell’accesso al dato e raccolta del consenso. Queste possibilità offrono a vari partner business interessanti per dare ritorno/trasparenza alla customer-base e per ideare nuovi servizi data-drive, basati su una visione più ampia, “out-of-the-business” ed olistica, del customer.
- Servizi data-driven per la nuova Access-Economy
L’obiettivo del concept Favour-Exchange è quello di favorire il mutuo aiuto la coesione delle micro-comunità locali. Il JOL SKILL di Trento ha ideato una app a supporto del nuovo modello emergente della Sharing e Access Economy, fornendo strumenti per affrontare la crescente richiesta, quotidiana, di accesso condiviso a beni e servizi, massimizzandone allo stesso tempo l’utilizzo. L’idea è quella di creare piccole comunità fidate e geo-localizzate, dove le persone della comunità sono supportate da Favour Exchange per lo scambio di favore, lo scambio di beni o risorse, sia in modo virtuale che con interazioni reali attraverso i servizi offerti dalla piattaforma. La piattaforma si basa su un modello innovativo di “reputation management” volto a replicare nel mondo virtuale i meccanismi che governano la fiducia reciproca nel mondo reale, vista la potenziale sensibilità dei servizi, beni o informazioni scambiate nell’ambito di Favour Exchange.
Livorno Living Lab Unicoop
- Laboratorio Territoriale per la Valorizzazione dei Dati
TIM promuove nuovi modelli per la gestione dei dati personali. In particolare promuove anche in ambito business nuove tecnologie e soluzioni che permettano ai propri partner commerciali (soprattutto quelli con una ampia custumer base) di intraprendere un percorso diverso di valorizzazione dei propri asset informativi sia verso i propri clienti che verso la valorizzazione dei dati in nuovi servizi. In questo contesto, con il supporto di CNR ed FBK; TIM ha avviato con Unicoop Tirreno (parte della famiglia Coop) un living lab territoriale (denominato LivLab) situato nella città di Livorno, all’interno dei quelli oltre 100 soci di Unicoop partecipano alla sperimentazione di nuovi servizi digitali basati sui dati di spesa raccolti tramite le loro fidelity card. I servizi realizzati da TIM e dai partner nel contesto di LivLab permettono a Unicoop di dare ritorno ai propri soci dei loro dati, creando maggiore consapevolezza sulle proprie abitudini di acquisto, permettendo altresì a Unicoop di raccogliere il feedback dai propri soci e velocizzare il rilascio dei nuovi servizi, maturando inoltre una migliore conoscenza della propria custumer-base.
- InGreen
Dati di Coldiretti stimano nel 30% l’impatto medio degli imballaggi sul prezzo industriale di vendita degli alimenti. Imballaggi che a loro volta si stima vadano a costituire il 40% di spazzatura prodotta ogni anno in Italia. InGreen è una applicazione mobile, creata nel contesto di LivLab Unicoop, da una collaborazione tra TIM, FBK ed InterPlay. InGreen abilita la collaborazione tra azienda e consumatori, coinvolgendo questi ultimi nel crowdsourcing di informazioni sul peso degli imballaggi dei diversi prodotti in vendita da Unicoop con lo scopo di ridurre gli sprechi. La raccolta di informazioni, associata al feedback, permette di creare consapevolezza e rendere la spesa più sostenibile, fornendo ad Unicoop un ritorno di informazioni per la promozione di prodotti più sostenibili e costituendo strumento che aumenta la retention ed valorizza la propria immagine. TIM, attraverso InGreen, promuove l’utilizzo di tecnologie ICT ed il design di applicazioni innovative “data-driven” per creare impatto sociale ed economico.
Como Smarter City for Smarter Citizens
- Comprendere le dinamiche della città per promuoverne la vita culturale e commerciale
La collaborazione tra l’amministrazione comunale di Como, il Teatro Sociale di Como, il Politecnico di Milano, la Fondazione Bruno Kessler e la start up Fluxedo, il JOL Skill di Trento ha dato il via al progetto di digital transformation: Como Smarter City for Smarter Citizens (ComoSC2). Il termine “Digital Transformation" è usato per indicare la capacità delle imprese/pubbliche amministrazioni di trasformare radicalmente i propri processi, migliorandone i risultati grazie all’uso della tecnologia, anche a vantaggio dei cittadini tramite l’efficientamento dell’organizzazione pubblica e al miglioramento della qualità della vita o dell’attività economica della città. Oggi Social media, Internet of Things, Wi-Fi pubbliche, reti telefoniche e log di applicazioni mobili consentono di misurare quante e quali persone arrivano, sostano ed escono da una certa area e questo può aiutare, di conseguenza, a quantificare e misurare gli effetti delle decisioni urbanistiche sulla vita della città, e a comprendere le ragioni delle dinamiche cittadine. Queste stesse informazioni possono dare impulso al marketing territoriale, ai distretti urbani del commercio ed alle attività culturali e commerciali, nonché fornire ricchi strumenti di pianificazione e valutazione agli organizzatori di eventi. Nella fase di lancio di ComoSC2, si è sperimentato il monitoraggio del territorio di Como ed in particolare dello spazio di Piazza Duomo per aiutare la pubblica amministrazione a rispondere a domande quali: [Quante/che tipo di/quando le/perchè le persone] [stavano/stanno/staranno] [entrando in/sostando in/uscendo da] una determinata area urbana.
La metodologia
Il social value è dato da:
- 198.000 euro investiti in materiali per il progetto JOL (PC, programmi SW, dotazioni e strumenti di laboratorio, ...).
- 388.000 euro investiti in progetti di ricerca con le università del progetto JOL (collaborazioni con le università finanziate direttamente da TI).